08-11-2022

Il mondo dell’Information Technology è basato sulle abilità digitali. Non c’è mestiere che non abbia bisogno di queste competenze. In Italia abbiamo una difficoltà molto alta nel reperirle”. Marina Irace in un’intervista al Riformista parla di digital mismatch, di parità di genere, di talenti e di lavoro, dove la passione è il vero motore e fa la differenza.

“Nell’informatica c’è una continua evoluzione”, avverte Irace, dal 2012 direttore delle risorse umane di Almaviva (dove era entrata nel 2000), il gruppo italiano guidato da Marco Tripi che opera a livello globale. L’impegno nella formazione di Almaviva è molto importante perché “il digitale cambia il paradigma di spazio e di tempo: è proprio l’approccio che evolve. Non è solo un trasferimento di nozioni, ma di cambiamento culturale. E le nuove generazioni parlano un linguaggio diverso e originale”, continua Irace.

“La competenza tecnologica determina l’assetto positivo delle aziende nella competizione europea”. “Anche le imprese devono fare la loro parte, investendo nella collaborazione con le università e con la scuola. Per ottenere una vera evoluzione bisogna intervenire addirittura alle elementari”.

Inoltre, all’interno della sfida per la ricerca e sviluppo di competenze digitali bisogna segnalare la sfida per superare il gap di genere. “Tra i laureati Stem solo una su tre è donna, mentre tra gli informatici le donne sono ancora meno: solo una su sei”, avverte Marina Irace. “Anche il liceo classico, dove è più alta la presenza di studentesse, dovrebbe inserire lo studio delle competenze digitali. Noi facciamo la nostra parte con la formazione per testimoniare che le donne possono fare un mestiere tecnico”.

In totale, nel 2022, ci sono state ben mille nuove assunzioni. A questi nuovi lavoratori, Almaviva offre diversi percorsi di formazione continua con le Continuous Academy. La formazione si divide sostanzialmente in due parti: quella digitale, che è trasversale a tutto, e quella di ‘dominio’, centrata soprattutto sulle caratteristiche di settore (per esempio, sanità o trasporti).

Leggi in Sala Stampa