24-01-2022

Almawave, nata per proporre al mercato prodotti e soluzioni innovative basate sul paradigma del linguaggio naturale e delle tecnologie di Intelligenza Artificiale, ha rilevato di recente il 100% della fiorentina The Data Appeal Company, attiva nei servizi di raccolta di contenuti digitali per fornire un supporto alle decisioni aziendali sulla base dell'applicazione delle informazioni che derivano dai dati. Un'operazione che dovrebbe consentire alla quotata Almawave, finora focalizzata perlopiù sui servizi alla Pubblica Amministrazione, di diventare più attraente agli occhi degli investitori in termini di prospettive di sviluppo.

«Il nostro team è molto orientato al marketing, alla ricerca di nuovi clienti ed è molto compatto. Con i nuovi colleghi faremo sinergia e c'è una totale convergenza di intenti. Siamo proiettati verso il futuro», racconta a Repubblica Affari e Finanza Valeria Sandei, a capo della società.

«Abbiamo sviluppato nell'ultimo decennio la nostra crescita lungo due direttrici principali – prosegue Sandei -. La prima riguarda il complesso mondo delle tecnologie di interfaccia uomo-macchina. I nostri software proprietari di analisi, riproduzione e produzione del linguaggio naturale scritto e parlato puntano alla semplificazione del rapporto dell'uomo con i sistemi informatici», un'attività «essenziale per le pubbliche amministrazioni e le aziende, basti pensare all'universo dei servizi sul territorio o alla trascrizione automatica delle udienze in tribunale o delle sedute parlamentari. Forniamo servizi in questo ambito in 35 lingue. A questa prima parte del core business associamo poi un ulteriore pilastro legato a Data Science, Big Data, Machine Learning e Intelligenza Artificiale. Algoritmi che, ottenuto il dato, ne estraggono valore, elaborandolo e fornendo spunti e processi di analisi che possono diventare un supporto decisionale strategico per le imprese e le amministrazioni».