19-10-2020
I piani di AlmavivA, azienda italiana che offre soluzioni tech per Stato e aziende. «Nel Regno Unito e in Arabia Saudita le ultime commesse», dice l'ad Tripi. E nel futuro potrebbe esserci Piazza Affari.
La trasformazione digitale è una grande occasione da non perdere. E anche il gruppo AlmavivA, a capitale interamente italiano, lo sa bene e sta partecipando con le sue molteplici attività a questa importante sfida. «La nostra azienda, fondata nel 1983 da mio padre, per il 90% è posseduta dalla mia famiglia e il restante 10% da soci italiani, assicura competenze strategiche per la crescita e modernizzazione del paese. Nel 2017 abbiamo rilevato la quota ancora in mano a GeCapital», spiega Marco Tripi, amministratore delegato di AlmavivA, che nel 2019 ha fatturato 887 milioni di euro, che nel corso degli ultimi tre anni è cresciuta nel comparto information technology del 16,8% e prevede di avere un incremento di ricavi annuo fino al 2025 del 5% circa.
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