Dal 2023 parte il percorso di Almaviva con I Bambini delle Fate, un’impresa sociale che si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione sociale, gestiti da associazioni e realtà del terzo settore, rivolti a ragazzi con autismo e altre disabilità.
Il principale obiettivo che Almaviva condivide con I Bambini delle Fate è diffondere, attraverso un importante processo di comunicazione sociale, una visione alternativa, sorridente, dell'autismo e di ogni forma di diversità, raccontando il potenziale dei ragazzi e la grande forza delle loro famiglie, senza negare o minimizzare il peso delle sfide e delle fatiche quotidiane.
Un’idea condivisa da molti, visto che dal 2005, anno in cui nasce I Bambini delle Fate da un’idea dell’imprenditore di Castelfranco Veneto Franco Antonello, la realtà è cresciuta esponenzialmente fino a sostenere progetti di inclusione sociale in quasi tutte le Regioni d’Italia. Obiettivo, raggiungere la totale copertura nazionale e provare a esportare in altri Paesi il modello che vede il sociale sganciarsi dalla logica assistenzialistica.
famiglie beneficiarie
progetti sostenuti
Regioni attive
sostenitori
imprenditori coinvolti
Attraverso una rete capillare di collaboratori, dal 2005 I Bambini delle Fate coinvolge attivamente imprenditori e cittadini affinché adottino e accompagnino nel tempo un progetto di inclusione.
Nell’ambito della collaborazione con I Bambini delle Fate, Almaviva ha deciso di affiancare il progetto Padova Città Sociale, gestita dall’Associazione ViViAutismo OdV e Fondazione DiversityLife, per realizzare quello che ancora non c’è in una delle principali città nelle quali Almaviva è presente: servizi efficaci ed efficienti che prendano in carico la persona dall’infanzia all’età adulta, supporto alle famiglie lungo tutto l’arco di vita del figlio con disabilità intellettiva, servizi specializzati per adolescenti e adulti con disturbi dello spettro autistico, luoghi pensati per la residenzialità, progettualità per il “durante” e per il “dopo di noi”. Disabilità come valore e non come costo, sviluppo dei valori umano, sociale ed economico: l’interconnessione fra i soggetti più fragili e la relazione fra terzo settore, le aziende profit, le istituzioni pubbliche e la cittadinanza è l’aspetto innovativo che candida il progetto Padova Città Sociale a diventare un distretto di economia solidale.