08-04-2024

​"Il Paese ha un alto potenziale, si investa di più sulla nuova frontiera tecnologica" Così il CEO del Gruppo Almaviva Marco Tripi su l’Economia del Corriere della Sera, intervistato da Fabio Sottocornola. 

Almaviva punta a un fatturato di due miliardi di euro (da 1,2 miliardi lo scorso anno) entro il 2026, per la metà realizzato all'estero e con
una marginalità del 20%. "Già oggi è al 18,3% e siamo tra i primi in Europa nel nostro settore. Oltre a Italia e Brasile dove il gruppo è presente da sempre, l'espansione del business continuerà negli Usa, in Arabia Saudita e anche in Africa.

Siamo convinti che diversificare i mercati ed essere maggiormente internazionali sia la risposta più efficace di fronte ai complessi scenari geopolitici che stiamo vivendo in questi anni». Così Marco Tripi.

"Abbiamo un rapporto tra posizione finanziaria netta e debito inferiore all'1% e l'agenzia S&P ci ha alzato il rating al di sopra dei competitor. Marginalità è la parola chiave nella guida del gruppo".

All'intelligenza artificiale "ci abbiamo creduto prima di altri, tanto che nel 2021 abbiamo portato in quotazione la controllata Almawave al mercato Egm (ex Aim) di Piazza Affari e da allora i ricavi sono raddoppiati".

Mobilità, sanità e sistemi idrici: tre delle aree di business dove si dispiega l'offerta di Almaviva che guarda anche al turismo dopo il recente acquisto della spagnola Mabrian (soluzioni di travel intelligence e data analytics).