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Water scarsity

Water scarsity

Acqua, risorsa fondamentale per la transizione ecologica

La superficie del nostro Pianeta è ricoperta per il 70% dall’acqua, ma solo il 2,5% di questa è dolce; escludendo i ghiacciai ai Poli ne resta meno dell’1%, di cui solo lo 0,1% è destinata al consumo umano.

La disponibilità d’acqua viene oggi influenzata dai cambiamenti climatici in corso, che stanno modificando la struttura ecologica del nostro Pianeta, incidendo sia sui fattori climatici "primari", come temperatura e umidità, sia su quelli "secondari", come l’evaporazione.

I Paesi più a rischio

L’Italia, con una contrazione del 38% circa rispetto all'anno precedente, è il Paese europeo che nel 2022 ha risentito maggiormente della carenza d’acqua, seguito da Francia e Spagna.

Nel nostro Paese, infatti, tra il 2000 e il 2022, i danni dovuti al fenomeno della water scarsity sono stati stimati in circa 20 miliardi di euro.

La scarsità idrica rischia di frenare e compromettere anche il processo di transizione energetica: alcune tecnologie a basse emissioni, come i biocarburanti, l’idrogeno e la cattura del carbonio, necessitano di un elevato fabbisogno d’acqua, che, se non soddisfatto, potrebbe frenare il raggiungimento della neutralità climatica; alcune materie prime strategiche per lo sviluppo delle tecnologie green richiedono ingenti quantità d’acqua nelle fasi di esplorazione, estrazione, lavorazione iniziale e trasporto.

I settori più critici

La carenza del cosiddetto “oro blu”, ovvero l’acqua, oltre ad alterare la portata dei corsi d'acqua. incide profondamente su settori diversi: dall’agricoltura all’energia e all’industria, con notevoli ripercussioni economiche e sociali.

Secondo gli esperti, per garantire i fabbisogni necessari per i diversi utilizzi (civile, irriguo, produzione di energia, industriale) nel 2050 la domanda di acqua raddoppierà o triplicherà.

A livello europeo si stima che la perdita economica legata alla siccità sia pari a circa 9 miliardi di euro all’anno: il settore agricolo il più colpito, con perdite tra il 39% e il 60%, seguito da quello energetico (tra il 22% e il 48%), per il quale crescente carenza idrica pone seri rischi per la sicurezza del sistema, in quanto l’acqua è un input essenziale sia per la generazione elettrica, la produzione di combustibili fossili e biocarburanti, sia per il processo di transizione, che richiede lo sviluppo di alcune tecnologie a basse emissioni di carbonio con un elevato consumo di acqua.

La digitalizzazione per gestire la disponibilità idrica

Per garantire la sicurezza idrica è necessario riorganizzare in modo ottimale il sistema dello stoccaggio dell’acqua e potenziare le infrastrutture, ricorrendo a nuove tecnologie IT e digitalizzazione per l’analisi, l'elaborazione, la modellazione e la gestione delle informazioni del comparto, nonchè gli interventi di manutenzione e ammodernamento, che migliorerebbero capacità e flessibilità degli impianti, riuscendo a garantire buone rese anche in condizioni di minore disponibilità della risorsa idrica.

Almaviva contro la water scarsity

La proposta di Almaviva per la gestione della water scarsity consiste in un ecosistema digitale data-driven che sfrutta la disponibilità dell’enorme patrimonio informativo pubblico (ARPA, ISTAT, Organismi Pagatori, ecc.) per fornire la conoscenza necessaria alla gestione della disponibilità di acqua e dei suoi utilizzi, attraverso l’uso integrato di informazioni (pedologiche, idrologiche, agronomiche, consistenze zootecniche e colturali, dati meteo, ecc.), elaborate da modelli e algoritmi specifici per la determinazione dei fabbisogni (civili, zootecnici, agricoli e industriali) e delle disponibilità complessive.La soluzione Almaviva per la water scarcity offre funzionalità di supporto per la determinazione di aree in cui realizzare nuovi invasi, l’utilizzo di risorse non convenzionali (riuso acque reflue) e il controllo dei prelievi non autorizzati di acqua.

La soluzione Almaviva per la water scarsity management si basa sulle seguenti componenti

Piattaforma dati regionale integrata

a partire dai dati elementari

Modelli per la determinazione della disponibilità idrica

complessivamente disponibile a livello territoriale

Modelli per la determinazione degli utilizzi potenziali

per il settore idropotabile, zootecnico, agricolo e industriale

Altro

Un ecosistema a supporto del fabbisogno idrico

Attraverso la piattaforma dati regionale integrata, l'ecosistema digitale informativo per la water scarsity management di Almaviva consente la determinazione dei fabbisogni e degli utilizzi della risorsa idrica attraverso l’impiego di modelli di stima specifici, che rappresentano l’output della componente informativa e forniscono l’insieme degli elementi di valutazione generale della richiesta potenziale a livello territoriale.

Grazie all'analisi delle immagini satellitari della costellazione open source Copernicus, è anche possibile determinare l’umidità del suolo in alcune aree e quindi identificare l'eventuale ricorso a irrigazioni non autorizzate per tutelare le produzioni agricole e garantire un’equa ripartizione delle risorse idriche disponibili.

La ricognizione e la georeferenziazione di tutti i depuratori presenti in un territori e la stima in termini di portata d’acqua in uscita consentono di destinare le acque reflue verso i Consorzi più vicini, ottimizzando le opere idrauliche necessarie, anche in base alle necessità idriche del territorio, mentre una serie di sensori specifici pratica il monitoraggio continuo delle acque per determinarne costantemente la qualità e, in caso di anomalie, inviare notifiche push al personale incaricato dei controlli.

Contatta il team per la Transizione Ecologica