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1° Salone della Giustizia

1° Salone della Giustizia

03-12-2009

AlmavivA partecipa nello stand del Ministero della Giustizia

03/12/2009

AlmavivA partecipa nello stand del Ministero della Giustizia

Il Salone della Giustizia, inaugurato dal Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini, “nel suo genere il primo non solo in Europa ma nel mondo, sarà un formidabile punto d’incontro e di confronto tra i cittadini e tutte le realtà che compongono il mondo della Giustizia. Politica e magistratura, avvocature e forze dell’ordine, ordini professionali, imprenditori e informazione, potranno discutere pubblicamente e liberamente idee, progetti, problemi e iniziative.”
 
AlmavivA presenta nello stand del Ministero della Giustizia la digitalizzazione del procedimento giudiziario relativo alla strage di Piazza Fontana e il sistema Identity and Access Management – IAM per l’accesso sicuro ai Sistemi informativi della Giustizia.
 
A distanza di 40 anni dal tragico 12 dicembre 1969, il Ministero della Giustizia ha varato, in collaborazione con AlmavivA, un'iniziativa di dimensioni e di importanza storica e culturale, volta alla salvaguardia dell’immenso materiale giudiziario della strage di Piazza Fontana e al suo recupero attraverso metodologie digitali. Il materiale giudiziario è costituito da un unico procedimento composto da centinaia di faldoni nei quali sono confluite quattro inchieste, con tutto l’iter giudiziario che ne è seguito, in appello e in cassazione, fino alla sentenza del maggio 2005.
 
Tutti gli atti sono cartacei, in gran parte si tratta di fogli dattiloscritti, sbiaditi per i tanti anni trascorsi e i tanti trasferimenti subiti. Gli stessi indici processuali sono parziali e spesso sul frontespizio dei singoli faldoni, ognuno dei quali contiene centinaia di pagine, non è neanche indicato il contenuto: si tratta di circa 500 mila pagine custodite negli archivi del tribunale di Catanzaro, che rischiavano di essere totalmente inutilizzabili.
 
L’attività svolta da AlmavivA riguarda la digitalizzazione dei documenti ed ha richiesto grande attenzione, sia per gli aspetti manuali, sia per quelli tecnologici. I documenti saranno così fruibili a quanti (dipartimenti di storia, enti di ricerca, studenti di storia contemporanea o di giurisprudenza,…) vorranno consultarli e studiarli. Il Salone della Giustizia è l’occasione per vedere da vicino il risultato del lavoro svolto da AlmavivA ed il filmato che ricostruisce attraverso immagini, filmati e interviste, dal ’69 ad oggi, i momenti salienti di questa travagliata vicenda.
 
L’esigenza di garantire l’accesso sicuro ai sistemi informativi della Giustizia nasce dalla criticità e dal grado di sensibilità delle informazioni trattate nell’ambito dei procedimenti giudiziari, insieme alla complessità organizzativa e normativa dell’Amministrazione della Giustizia. Altra esigenza è, però, la condivisione e il trasferimento delle informazioni in sicurezza tra i diversi uffici delle Amministrazioni, per creare un affidabile supporto informativo e di cooperazione. Una delle principali contromisure per contrastare efficacemente i tentativi di accessi non autorizzati ai dati del Sistema Informativo è la realizzazione di un sistema centralizzato di Identity and Access Management - IAM per la gestione degli utenti e dei profili di autorizzazione (sicurezza organizzativa) insieme al controllo degli accessi logici alle risorse (sicurezza logica) del Sistema Informativo stesso.
Il sistema IAM, realizzato da AlmavivA nell’ambito del Sistema Pubblico di Connetività - SPC, è un insieme dei processi, politiche e procedure finalizzato ad assicurare il raggiungimento di questi obiettivi.
 
Il sistema integra la Carta Multiservizi che il Ministero della Giustizia ha deciso di distribuire al personale dipendente e ai magistrati per aumentare la protezione dei dati sensibili trattati presso gli uffici giudiziari e garantire un sistema sicuro di accesso sia ai sistemi informatici dell'amministrazione (registri generali dei procedimenti penali e civili, basi dati investigative, ecc.) sia alle banche dati centralizzate, come il casellario giudiziale.