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Tripi a Forum PA: “Regolare la presenza pubblica nelle gare per evitare squilibrio nel mercato”

Tripi a Forum PA: “Regolare la presenza pubblica nelle gare per evitare squilibrio nel mercato”

08-05-2006

Si è tenuta oggi alle ore 10, presso la Fiera di Roma, la cerimonia di inaugurazione del FORUM PA 2006

08/05/2006

tripi.jpgSi è tenuta oggi alle ore 10, presso la Fiera di Roma, la cerimonia di inaugurazione del FORUM PA 2006.

Il Convegno d’apertura è stato introdotto dal Presidente di Federcomin e Fita, Alberto Tripi, che ha detto tra l’altro:

“Un recente studio realizzato dalla Commissione europea – ha detto Tripi – ha stimato per l’Italia una spesa annua pro-capite destinata all’e-government di appena 13 euro, contro i 101 della Svezia, gli 89 della Danimarca, i 57 del Regno Unito e i 32 della Francia”.

Tripi si è poi soffermato sul fenomeno tutto italiano delle cosiddette società “in house” (società a capitale pubblico cui vengono affidate molte delle commesse locali) che sono cresciute in modo consistente e oggi rappresentano il 40% del mercato IT della PA.
“Questo – ha spiegato Tripi – potrebbe sembrare un dato positivo tuttavia non aiuta il settore”.

L’affidamento diretto (in house) senza fare ricorso alle gare – ha continuato il Presidente di Federcomin e Fita – ha risvolti negativi sia sul fronte della domanda che su quello dell’offerta. Sulla domanda, perché i livelli di efficienza delle attività in house sono molto lontani da quelli delle imprese; sul lato dell’offerta perché vengono sottratte al settore preziose risorse di attività in un mercato che, come abbiamo visto, scarseggia. In questi settori sarebbe, invece, auspicabile un ricorso maggiore alla gara ad evidenza pubblica per facilitare la concorrenza per il mercato. Sarebbe inoltre necessario, sin da subito, applicare il divieto di partecipare a gare per chi è già gestore di servizi pubblici con affidamento diretto”.

Tripi ha poi concluso il suo intervento parlando di e-government di quarta generazione che “dovrà essere il frutto dell’applicazione congiunta di soluzioni ICT con modelli di riorganizzazione del capitale umano, perseguendo l’obiettivo di migliorare la PA mentre si crea un’economia dei servizi innovativi".