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“Non solo cibo e moda, il digitale eccellenza italiana”: l’AD Marco Tripi su Il Riformista

“Non solo cibo e moda, il digitale eccellenza italiana”: l’AD Marco Tripi su Il Riformista

10-05-2022

“Non solo cibo e moda, il digitale eccellenza italiana”: Marco Tripi intervistato dal Riformista racconta successi e obiettivi del Gruppo attraverso i numeri e soprattutto la filosofia imprenditoriale alla base delle scelte, i valori aziendali e le sfida che AlmavivA è pronta ad affrontare.

“Noi siamo una famiglia imprenditoriale. Mio padre Alberto ha fondato il Gruppo nel 1983. Io lavoro qui da più di 20 anni. La nostra idea punta a risultati di lungo periodo. E si capisce perché: le famiglie lavorano per generazioni, non per scadenze trimestrali. Pensare nel lungo periodo fa venire la voglia di correre rischi. In particolare, vogliamo impegnarci a crescere del 50% sul piano internazionale. Non solo Europa, anche fuori dai confini del vecchio continente, con una attenta diversificazione continentale”.

Quasi un miliardo di euro di fatturato nel 2021 che segna un +9,3% rispetto al 2020.

“Dopo questo successo, sarebbe il momento di vendere”, ironizza. “Ma io faccio l’imprenditore da venti anni e da quando ho cominciato almeno 9 aziende su 10 del settore IT sono state vendute. Inoltre, più del 90% del valore del mercato ICT è in mani non italiane. Io non vedo questo successo come occasione di massimizzare. Bensì come una evoluzione straordinaria”, confessa.

L’obiettivo di AlmavivA, adesso, è quello di diventare un player globale, investire sulla internazionalizzazione, esportare know how e tecnologia sviluppata nei laboratori in Italia.

Prima di lanciare la sfida globale (che prevede anche una serie di acquisizioni in giro per il mondo), c’è però da raccogliere la sfida del PNRR.

“Per AlmavivA il PNRR non è un’occasione per massimizzare il ritorno economico. Piuttosto è la base per lo sviluppo di competenze per il Paese e una opportunità di investimenti importanti per aumentare il know how distintivo come fattore abilitante per l’estero”.

“Il PNRR potrebbe garantire all’Italia una “trasformazione totale”. A partire dal Sud.

“Il Sud nelle tecnologie potrebbe avere un ruolo straordinario: perché non fare della Sicilia una nuova California a livello tecnologico?”, chiede Tripi.

“Mezzogiorno e aree interne del paese sono una opportunità. Ma servono persone formate e competenti. Inoltre, il nostro modello di lavoro è lo smart office ibrido: non è rilevante, dunque, il luogo di lavoro per collaborare con noi. Ci può essere anche un 100% di home office. Tanti nostri assunti la sede fisica non l’hanno mai vista. Questo, per il Sud, che è anche ricco di importanti università, può essere un fattore cruciale. A patto che ci sia anche un impegno da parte delle amministrazioni per migliorare i collegamenti. È una prospettiva di 10 anni”, spiega l’AD di AlmavivA.

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