I dati hanno uno straordinario valore economico e sociale. Si sono configurati nel tempo come un’infrastruttura essenziale, che l'Europa ha deciso di proteggere e rendere accessibile e omogenea per tutti i cittadini, sia all'interno che all'esterno dei confini dell’Unione.
La normativa comunitaria per la protezione dei dati, operativa dal maggio 2018, meglio conosciuta come GDPR General Data Protection Regulation, ha riformulato da un punto di vista nuovo i principi che regolano la Privacy, aumentando la responsabilità di chi gestisce i dati e favorendo la piena consapevolezza dei cittadini che ne sono possessori.
Secondo la presidenza del Centro di Economia Digitale, il Board italiano che promuove l’economia digitale nell’ambito istituzionale e socio-economico, la rivoluzione innescata dalla teoria di Copernico è l’analogia più adatta per descrivere il cambio di passo introdotto dal nuovo regolamento europeo per il trattamento dei dati personali: prima al “centro dell’universo” c’erano le piattaforme che gestiscono dati, oggi c’è il singolo cittadino, che dei dati è l’unico proprietario.
Anche la Blockchain è una rivoluzione destinata a cambiare l’intero mercato. Ma si tratta di un’infrastruttura che produce effetti concreti solo quando adottata da ecosistemi. Sono necessari promotori e incubatori di comprovata fiducia e autorità. Come la Pubblica Amministrazione, che può assumere un ruolo determinante in questo processo, grazie alla visione e le competenze di Almaviva. E, in particolare, i Comuni, che sono i principali vettori di innovazione verso cittadini con aspettative crescenti e del tutto nuove.
Molte fra le comunità locali “digital first” del Paese hanno già scelto Almaviva come partner della propria trasformazione digitale.
La piattaforma Public Privacy che AlmavivA ha già realizzato per una delle maggiori città metropolitane in Italia è sicura e sempre accessibile. A differenza di altri prodotti di mercato, restituisce il controllo sul consenso al cittadino e decentralizza le richieste di fruizione dei diritti, certificandoli e consegnando a tutti, sia fruitori che fornitori, uno strumento di reale tutela condivisa.
Con la soluzione Almaviva, la gestione della privacy è chiara, garantita e certificata, e permette ai cittadini di fruire dei servizi con fiducia e in totale sicurezza.
Il dibattito sulla compatibilità tra la tecnologia Blockchain e il nuovo regolamento comunitario in materia di privacy è molto complesso ed è oggetto di riflessione da parte della stampa di settore e degli addetti ai lavori.
Una soluzione che traguardi questa compatibilità e sfrutti le potenzialità di entrambi richiede una conoscenza approfondita dei nuovi concetti normativi introdotti dal GDPR come soprattutto delle caratteristiche che la Blockchain può declinare se applicata attraverso i modelli di adozione corretti.
Con Public Privacy si tracciano su Blockchain, in modo non profilabile, i consensi e le volontà degli utenti ma non i loro dati, in compatibilità con il diritto all'oblio e con la massima tutela in caso di uso non autorizzato, a dimostrazione che questo matrimonio oltre che possibile è anzi auspicabile.
La Blockchain passa da rischio percepito a opportunità per garantire in modo trasparente diritti, tutela e libertà dei cittadini in termini di privacy.
Uno strumento che mette effettivamente e definitivamente nelle mani dei soggetti interessati l’esclusività, la disponibilità e il controllo dei propri dati come da obiettivo dichiarato del GDPR.
Esempio unico nel suo genere, Public Privacy supporta la gestione di consensi e le richieste dei cittadini su Blockchain ad accesso e partecipazione pubblica.
È la Pubblica Amministrazione a garantire sia l’identità dei propri cittadini sulla piattaforma sia la correttezza degli accordi di servizio coi fornitori, verificati e certificati su Blockchain.
I fornitori di servizi hanno così uno strumento nuovo per verificare di disporre delle autorizzazioni necessarie al trattamento dei dati dei cittadini. Uno strumento certo, sempre accessibile, senza possibilità di ripudio da parte degli utenti.
Con una APP, il cittadino ha finalmente pieno controllo delle proprie decisioni.
In ogni momento può verificare chi tratta i dati di sua proprietà, revocare le autorizzazioni anche per singolo dato, avanzare richieste di accesso, portabilità, oblio.
La APP fornisce al cittadino uno strumento di firma elettronica non contraffabile, garantendogli transazioni sicure, firmate da una chiave crittografica che risiede solo sul suo dispositivo.