La ricerca della massima flessibilità, il controllo dei costi e la sicurezza influenzano in maniera sostanziale il mercato del Cloud, dando forma a soluzioni e proposte in continua evoluzione.
Il futuro dell’IT è fatto di ambienti ibridi - insiemi eterogenei e intercomunicanti di Cloud pubblici e privati - e multi-Cloud, ambienti orchestrati tra loro, forniti da diversi provider e utilizzati per scopi diversificati.
Quale soluzione scegliere? Non c’è un approccio giusto e uno sbagliato, dipende dalle necessità IT della singola organizzazione. E dalla capacità di integrazione di chi, come Almaviva, sa come disegnare modelli di erogazione che favoriscono qualunque scenario applicativo e costruire servizi end-to-end tagliati sulle esigenze del cliente.
A sperimentare per la prima volta il modello multi-Cloud ibrido è l’ex Lombardia Informatica, ora Aria SpA: il braccio tecnologico della regione Lombardia ha scelto un raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Almaviva per immagazzinare i suoi dati, soprattutto quelli del sistema sanitario regionale, su diversi Cloud, in modo da non avere blocchi ai sistemi operativi. Invece di appoggiarsi ad unico fornitore, il committente regione Lombardia, attraverso Almaviva, si appoggerà ai servizi di Amazon Web Services, Microsoft e Virtustream.
L’appalto si prevede possa essere pilota a livello nazionale, in coerenza con il Piano nazionale lanciato dall’Agenzia per l’Italia Digitale, che prevede la creazione di poli strategici dove accentrare i dati della pubblica amministrazione, in modo da “spegnere” le oltre 20mila celle di ministeri, comuni e università, gestendo tutto in Cloud con le migliori procedure di cybersecurity e di recupero di dati e applicazioni e dati in caso di collasso dell’infrastruttura.
La soluzione scelta da Aria consente di utilizzare tutti i differenti e numerosi provider cloud, tramite gli interlocutori della RTI – oltre alla capofila Almaviva, Lutech e Reply -, senza abbandonare, ma anzi rafforzando attraverso un HUB che rimane di proprietà pubblica, il proprio centro di governo e controllo dei dati, della progettazione e dell’erogazione dei servizi.
Aria assume dunque il ruolo di orchestratore in nome e per conto della pubblica amministrazione regionale e locale in un progetto nel quale gli asset nazionali rimangono saldamente nelle mani del pubblico mentre si sfruttano le migliori opportunità di mercato.