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AlmavivA Contact su incontro MISE

AlmavivA Contact su incontro MISE

27-10-2016

AlmavivA Contact su incontro MISE

Roma, 27 ottobre 2016 -  AlmavivA Contact guarda con grande attenzione alla posizione assunta dal Governo ed alle iniziative che sta mettendo in campo per affrontare la crisi strutturale in cui versa il settore dei call center.
 
Orientamenti, si auspica, in grado di garantire l'integrale rispetto delle regole a partire dalle norme sulla delocalizzazione delle attività nei paesi extra UE, di assicurare effettivo contrasto ai più gravi fenomeni distorsivi dovuti a tariffe sotto il mero costo del lavoro, di produrre effetti reali sul mercato di riferimento tuttora fortemente fuori equilibrio.
 
In questa fase, rimane essenziale conciliare la possibile evoluzione verso un settore regolato con la situazione di AlmavivA Contact che ha visto negli ultimi quattro anni il dimezzamento dei propri ricavi – in gran parte delocalizzati da altre aziende in ambito extra UE - con una struttura produttiva di fatto inalterata (oltre 9.000 persone di cui circa 8.000 assunte a tempo indeterminato) e perdite molto rilevanti e costantemente in aumento.
 
Una condizione non più sostenibile con il continuo supporto degli azionisti e delle altre società del Gruppo, che obbliga gli amministratori ad agire con immediatezza per la messa in sicurezza delle attività e del maggior numero possibile dei lavoratori.
 
La collocazione di AlmavivA Contact in un rinnovato contesto di mercato, per individuare alternative alla procedura di licenziamento collettivo in corso, non può che passare per scelte condivise di forte discontinuità.
 
Un quadro di azioni coerente, a supporto della fase transitoria, che fino al raggiungimento dell'equilibrio economico preveda la sospensione di alcune componenti del costo del lavoro; percorsi formativi di riqualificazione verso altri ambiti produttivi; piani d'esodo incentivato di lungo periodo; pronta attuazione dell'intesa sul versante della qualità e produttività individuale; investimenti tecnologici funzionali ai nuovi modelli operativi. 
 
Tutti elementi, questi, da comprendere nella cornice di una nuova sfida industriale, caratterizzata dalla attivazione degli istituti di “democrazia partecipativa nelle imprese”.
 
Un indirizzo, in linea con le più avanzate esperienze europee e a temi ampiamente dibattuti a livello istituzionale anche nel nostro Paese, diretto a valorizzare l'unicità del piano industriale attraverso la definizione di organismi congiunti competenti su materie specifiche; di procedure decisionali concordate su applicazione e risultati dei piani di gestione; di modalità per la presenza dei lavoratori nel consiglio di sorveglianza o nel collegio sindacale; della partecipazione dei lavoratori agli utili dell'azienda (considerando anche le società internazionali del Gruppo che hanno dimensioni pari a più del doppio della sola AlmavivA Contact in Italia);  di possibile accesso privilegiato dei lavoratori al possesso di azioni della Società.
 
Un percorso nuovo per AlmavivA Contact, orientato da necessarie azioni di carattere strutturale seppur contestualizzate nel tempo, quale unica alternativa credibile alla riorganizzazione avviata, che richiede la responsabilità di un impegno congiunto da parte di azienda, lavoratori, sindacati e istituzioni.
 
E’ arrivato il momento in cui di fronte a crisi di mercato conclamate, solo negli ultimi 18 mesi oltre 15 società del settore hanno terminato le proprie attività, tutti i soggetti in campo devono scegliere se rispondere con politiche di assistenzialismo tanto inutili quanto dannose o con percorsi industriali diversi e partecipativi.