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Intervento di Alberto Tripi alla Presentazione EITO 2007: "Innovazione e Ricerca nell’Italia dell’ICT"

Intervento di Alberto Tripi alla Presentazione EITO 2007: "Innovazione e Ricerca nell’Italia dell’ICT"

15-05-2007

Un Dpef che ponga la ricerca e l’innovazione al centro della nuova fase di sviluppo è la proposta lanciata da Alberto Tripi

15/05/2007

Un Dpef che ponga la ricerca e l’innovazione al centro della nuova fase di sviluppo – è la proposta lanciata da Alberto Tripi, aprendo questa mattina i lavori del convegno su “Ricerca e innovazione Ict nella dimensione europea” organizzato a Roma in occasione dell’uscita del Rapporto Eito 2007 (Osservatorio europeo sull’Ict), a cui ha preso parte, fra numerose presenze imprenditoriali e istituzionale, il Ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni.

 

La ripresa che sta vivendo oggi l’economia italiana – ha spiegato Tripi – deve essere l’occasione per trasformare il modello su cui fa leva il processo di sviluppo, in modo da favorire il radicamento, anche nel nostro paese, di un assetto strutturale basato sull’innovazione a tutti i livelli. Occorrono, cioè, più investimenti in ricerca e formazione nelle nuove tecnologie Ict allo scopo di aumentare, attraverso il loro utilizzo intensivo, produttività e competitività delle imprese, efficienza della Pa.

Allo stesso tempo è necessario porre fine ai mercati protetti, aprire alla concorrenza per premiare l’eccellenza e promuovere lo sviluppo di servizi innovativi per i cittadini e le imprese. E’ questo un passaggio strategico non più rinviabile, che potrebbe essere già delineato nel Documento di programmazione economica finanziaria che il Governo presenterà fra poco più di un mese.



Ci aspettiamo, infatti, che nel Dpef vi siano elementi guida affinché, con la prossima legge Finanziaria, si gettino le basi di un’economia dell’innovazione e della conoscenza già a partire dal 2008”.

 

“Dall’Europa – ha continuato Tripi – stanno arrivando segnali sempre più forti in questo senso. Dopo la fase negativa dell’inizio del decennio, l’economia europea appare entrata in un ciclo positivo guidato dall’uso diffuso dell’Ict.



Nel VII programma quadro per la Ricerca vi sono oltre 9 miliardi di euro per il solo Ict; delle 31 piattaforme tecnologiche europee attivate negli ultimi due anni, un terzo riguardano l’Ict; la Commissione Europea ha proposto nuove esenzioni al regolamento comunitario per gli aiuti di Stato alla ricerca in quanto investimenti non distorsivi della concorrenza. Sono segnali di un processo di cambiamento profondo che viene recepito con maggiore o minore intensità nei diversi Stati membri dell’Ue”.

 

Il nostro paese – ha concluso Tripi – non può e non deve rimanere ai margini del cambiamento verso l’innovazione, ma ambire a esserne uno dei protagonisti. Le imprese hanno iniziato a fare la loro parte, ora occorre una politica economica coraggiosa, che imprima una spinta decisiva in questa direzione”.